Barbara Rossi

La Floriterapia

Equilibrare le emozioni per risolvere i disagi quotidiani

Foto di JL G

Edward Bach, storia del padre della Floriterapia

Edward Bach, padre dei 38 Fiori di Bach e del metodo originale tutt'ora insegnato dal Bach Centre, nasce il 24 settembre 1886 a Moseley, un paese del Warwichshire in Inghilterra, da una famiglia di origine gallese.

E' il primo di tre fratelli e il piccolo Edward si mostra fin da subito sensibile alle sofferenze altrui e a otto anni manifesta il desiderio di diventare medico.

Durante l'adolescenza lavora nella fonderia del padre,  nel 1906 entra alla facoltà di Medicina  di Londra, dove si laurea nel 1912 e dove inizia a praticare la professione. Dedito alla cura dei suoi pazienti, osserva come le terapie tradizionali siano spesso fonte di dolore. 

Durante il tirocinio Bach constata quello che aveva intuito: nel trattamento del malato ha più importanza la sua personalità del corpo. Presto comprende che la visione della vita del paziente, le sue emozioni, i suoi schemi mentali, i suoi errori, le sue motivazioni sono i fattori che condizionano l’evoluzione della malattia.

Nel 1913 sposa Gwendolyne Caiger e apre uno studio privato in Harley Street a Londra.

Nel 1914 scoppia la Prima Guerra Mondiale e si prende cura dei feriti di guerra all’Ospedale del College Universitario.

In questo periodo scopre il rapporto esistente fra certi batteri intestinali e determinate malattie croniche. Crea i 7 Nosodi di Bach ancora oggi utilizzati dalla Medicina Tradizionale.

Nel 1917 ha gravi problemi di salute, viene operato d’urgenza e gli vengono dati tre mesi di vita.

Nell’aprile 1917 muore di difterite la moglie Gwendolyne. 

Continua a lavorare nel suo studio di Harley Street.

Nel 1919 entra come batteriologo nell’Ospedale Omeopatico di Londra, dove viene in contatto con l’opera di Samuel Hahnemann (1755-1843) e comprende di avere una visione in comune con il padre dell’omeopatia.

Non è soddisfatto di “lavorare” con i batteri intestinali. Nel 1922 abbandona l’Ospedale Omeopatico e apre un laboratorio a Park Crescent, dove Nora Weeks diventa la sua segretaria.

Nel 1928 va in Galles dove trova i primi tre fiori (Impatiens, Mimulus e Clematis) che prepara inizialmente utilizzando il metodo omeopatico.

Bach a questo punto è affermato e riconosciuto sia dai colleghi della medicina classica, sia dagli omeopati.

Nel 1930 ha una profonda crisi spirituale, lascia tutti i suoi impegni, vende il suo laboratorio e brucia i suoi documenti e appunti.

Nel maggio 1930 torna in Galles e da questo momento in poi si dedicherà completamente alla ricerca dei rimedi.

Bach attraversa diversi stati emozionali (sofferenza, impazienza, irriabilità, paura….). In seguito a questi episodi diventa molto sensibile e grazie ad alcuni sincronismi molto significativi, riesce a mettere in relazione la forma della pianta, o il luogo e il modo in cui cresce, con il suo effetto.

Tra il 1930 e il 1935 prepara i suoi 38 rimedi floreali e scrive “Guarisci te stesso”, “Libera te stesso” e “I Dodici Guarirori e altri rimedi”.

In questo periodo vive in ristrettezze economiche perché non ama chiedere soldi per le sue visite e vive di offerte.

Durante questi anni Nora Weeks raccoglierà tutti i suoi dati del lavoro che possiamo leggere in “La vita e le scoperte di Edward Bach”

Prepara la maggior parte dei primi dodici rimedi a Cromer in Inghilterra con il metodo della solarizzazione.

Nel 1934 i primi 19 rimedi sono pronti, e Bach pensa di essere arrivato al termine della sua ricerca.

Proprio in questo periodo Bach sviluppa le sue doti di chiaroveggenza.

Nel 1935, in soli cinque mesi, prepara gli ultimi 19 rimedi e tutti questi, tranne White Chestnut, verranno preparati da Bach con il metodo della bollitura.

In questa fase della sua vita, Edward Bach è “il laboratorio di sé stesso” e grazie alla sua grande sensibilità sperimenta stati emotivi estremi.

Durante quest’ultimo periodo Bach assiste numerosi pazienti, tiene conferenze e soprattutto constata l’efficacia dei suoi rimedi.

Trascorre il suo ultimo anno di vita a Wellspring. Nel contempo Nora Weeks e Victor Bullen (due suoi grandi collaboratori) si trasferiscono nella vicina casa di Mount Vernon dove ha sede ai giorni nostri il Bach Centre per poter cooperare con lui.

Poche settimane prima di morire comunica ai suoi collaboratori: ”Il mio compito è concluso, la mia missione in questo mondo è terminata”

Muore il 27 novembre 1936 , lasciandoci una grande eredità.


La Filosofia del Dottor Bach

Secondo Edward Bach noi veniamo al mondo incarnandoci per apprendere una particolare lezione nell'arco della nostra vita; vita che Bach stesso definiva come un giorno di scuola sia in riferimento alla breve durata della stessa rispetto all'eternità, sia in riferimento all'apprendimento quale compito principale.
Secondo il pensiero di Bach noi veniamo al mondo per
adempiere il compito dettato dalla nostra anima, ma le interferenze dovuta ai rapporti con  i nostri genitori, con la nostra famiglia, con  i nostri amici, insegnanti, colleghi... spesso ci portano lontano da noi stessi. Ci troviamo a vivere non seguendo più il nostro intuito, ma rimanendo intrappolati nei condizionamenti ricevuti.
I due possibili "errori fondamentali" che secondo Bach ci allontanano dal benessere sono infatti:
  • una dissociazione fra la nostra Anima e la nostra personalità;
  • la cattiveria contro gli altri, ovvero contro l'Unità, quando viene a mancare in noi l'amore per tutto il creato e subentra l'egoismo.
Edward Bach sostiene che finché la nostra Anima e la nostra  personalità sono in armonia tutto è gioia e pace, felicità e salute.
Inoltre nell'opera "Guarisci te stesso" afferma che "la stessa parte del corpo che è malata non è a caso, anzi  è in relazione con la l
egge di causa ed effetto e rappresenta nel contempo una guida per aiutarci nella diagnosi".
Chiaramente qui Bach fa riferimento a temi come la reincarnazione ed il Karma, temi che non sempre sono da tutti condivisi.

Frasi del Dottor Bach


"La salute è il nostro patrimonio, un nostro diritto. È la completa e armonica unione di anima, mente e corpo; non è un ideale così difficile da raggiungere, ma qualcosa di facile e naturale che molti di noi hanno trascurato."

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"I difetti che più detestiamo nelle altre persone sono quelli che stiamo
cercando di sradicare in noi."

"Quando si scopre un difetto non bisogna muovergli guerra:
lottare contro un difetto ne accresce il potere,
focalizza la nostra attenzione e consuma le nostre energie
in una battaglia interiore senza soluzione.
La via migliore è quella di sviluppare senza esitazione la virtù opposta:
ciò cancellerà ogni traccia di difetto.
E’ una via naturale, è il vero metodo per progredire e vincere il male.
Resta poi più semplice ed efficace."


Edward Bach

Barbara Rossi BFRP


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Barbara Rossi Consulente Certificato Fiori di Bach BFRP e Australian Bush Flower Essences

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